Gli ultimi americani
Lunedì 4 aprile ore 18:00
Galleria Alberto Sordi
Presentazione del romanzo di
Arianna Farinelli
GLI ULTIMI AMERICANI
Mondadori
con l’autrice interviene Paolo Di Paolo
Le storie non cominciano mai a New York.
“Farinelli ci racconta una cosa spietata. Che l’America è un girone infernale che promette a tutti il paradiso. A patto di lasciarsi bruciare nel fuoco.”
ANDREA BAJANI
Come gli uccelli, i protagonisti di questo romanzo seguono rotte e oltrepassano confini: il loro migrare è insieme una fuga e una ricerca di calore. Nel loro viaggio incontreranno l’amore e l’amicizia e capiranno il senso profondo della vita.
Quando lo scrittore è malinconico racconta storie di uccelli: “Ogni primavera, gli uccelli migratori percorrono immense distanze volando verso Nord. E ogni autunno, tornando al Sud, volano lungo lo stesso percorso. È così da milioni di anni. Per gli uccelli la migrazione è una condizione di vita”. Alma lo ascolta nuda, sdraiata sul letto dello studio dove si incontrano quasi ogni giorno. La storia che lo scrittore ama di più è quella dei cuvivíes, che alla fine dell’estate volano per migliaia di chilometri dall’Alaska alle pampas argentine. Ma è una storia maledetta: quando gli uccelli arrivano sulla laguna andina di Ozogoche si gettano in picchiata nelle acque gelide dei laghi e muoiono all’istante. Gli scienziati non sono ancora riusciti a capire il perché, ma lo scrittore ha una sua spiegazione: “È un suicidio di massa, Alma, i cuvivíes non torneranno mai nelle pampas. La promessa del ritorno galleggia insieme alle loro carcasse sulle acque della laguna”. Alma non immagina che la storia di quegli uccelli finirà per assomigliare a quella dello scrittore.
Gli ultimi americani è dedicato “a tutti coloro che migrano” ed è il racconto di tre rotte migratorie che convergono negli Stati Uniti ma che arrivano da molto lontano. Lo scrittore e Lola sono cresciuti insieme in un’hacienda colombiana, lui come figlio del padrone e lei come figlia di una governante. Ancora adolescenti, si sono innamorati, ma un evento doloroso ha finito per dividerli. Si ritrovano molto tempo dopo a New York, dove lui arriva come rifugiato politico e lei come immigrata illegale. La storia di Alma, invece, comincia in un quartiere povero alla periferia di Roma. Dopo molti anni negli Stati Uniti e la fine di un matrimonio, una sera partecipa a una competizione di storytelling. È qui che conosce lo scrittore, ormai famoso, e Lola. Quel primo incontro darà vita a un intreccio d’amore e amicizia che in modi inaspettati finirà per coinvolgere tutti e tre.
Dopo Gotico Americano, Arianna Farinelli torna con un romanzo magnifico, che va dritto al cuore dell’America di oggi e alle sue contraddizioni, e lo fa con una scrittura calda e libera, da cui trapela autentica gioia narrativa.
ARIANNA FARINELLI vive negli Stati Uniti dal 2001, ha un dottorato in Scienze politiche e ha insegnato per dieci anni al Baruch College della City University of New York. Nel 2020 è uscito per Bompiani il suo primo romanzo, Gotico Americano, oggi tradotto in diverse lingue. L’autrice è spesso ospite di programmi televisivi di approfondimento politico e collabora con vari quotidiani italiani.